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Dick

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Modello di Dick, Carey e Carey

Benché il modello di Dick e Carey si presti alla progettazione di un curricolo complesso, più che percorsi formativi di breve durata, viene presentato in questo contesto per la significatività e l’importanza ad esso attribuito dalla comunità scientifica, tanto che spesso oggi è divenuto un benchmark. (Figura 7)

Figura 7 - Modello di Dick e Carey da http://filebox.vt.edu/users/elrober1/itma/porteval/DickCareyDesignModel.JPG

La progettazione inizia dall’analisi dei bisogni attraverso cui identifica i goal. Tale elemento distingue il modello di Dick, Carey e  Carey dagli altri. L’operazione precede l’inizio vero e proprio del progetto e non viene più messa in discussione, per cui va eseguita con la massima attenzione. Seguono due attività parallele: l’Instructional analysis e l’analisi del contesto e degli studenti. L’Instructional analysis presentata da Dick et al. ha molti punti in comune con quella proposta da Wager (2005), Gagné (1985), Merril (1994).

Essa identifica quali step di apprendimento è necessario inserire per raggiungere i goal. Ciò è realizzato attraverso la task analysis che identifica gli skill e le operazioni mentali che necessitano allo studente per acquisire lo skill stesso. Più precisamente Wager e colleghi (2005) propongono l’Instructional analysis per determinare gli skill cognitivi, affettivi e motori e la struttura in tre fasi:

  • le conoscenze, skill e attitudini che lo studente dovrebbe possedere alla fine del corso. Il suggerimento è che venga indicato che cosa gli studenti sapranno fare e non solo cosa dovranno studiare;
  • gli standard e aspettative provenienti da altre istituzioni connesse al topic e le presenza di prove standardizzate anche proposte da associazioni professionali;
  • l’organizzazione dei compiti secondo una tassonomia in domini e sottodomini di tipi di apprendimento. Tale organizzazione può aiutare a scegliere gli obiettivi e i materiali e a costruire strumenti per la valutazione. (Wager, 20025, p. 25)

Dick e colleghi richiedono ai progettisti, prima di effettuare l’implementazione, di effettuare il processo di Instructional analysis per individuare i principali skill, conoscenze e attitudini che gli studenti dovranno acquisire. Essi debbono anche esaminare e creare step-per-step la descrizione dei task per aiutare gli studenti ad acquisire i goal dell’istruzione. (Dick et. al., 2001)

Segue l’individuazione degli obiettivi, la messa a punto di strumenti di valutazione, la individuazione delle strategie, con una cura particolare alla individualizzazione, e la scelta dei materiali. Il passo successivo è relativo alla valutazione di sistema e forniscono indicazioni dettagliate per la sua esecuzione. Anche in questo caso come nel modello di Gagné e Wager si distingue la valutazione formativa dalla sommativa. Ogni fase del processo prevede una revisione per la cui realizzazione gli autori forniscono vari metodi che permettono di raccogliere, analizzare e organizzare i dati acquisiti nelle varie fasi del progetto.

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